Ivo Stazio

….“scorrono le immagini lungo la strada, si alternano grandi campiture, cieli aperti, colline tappezzate e poi luci e ombre su quel fiume.
E ancora acque, dal mare fino al più piccolo stagno dove l’aria è stemperata e intrisa di sapore antico fino arrivare alla città: vedo già in lontananza quella cupola troneggiare e il fumo bianco di quelle fabbriche che si staglia nel cielo grigio.
E poi ancora strade, auto, fili incrociati, tetti rossi, mattoni rossi e sangue, rosso sangue.
Amo questi anfratti, questi umidi vicoli densi di storia, queste mille e più torri. E così gli occhi sono uno strumento al servizio delle mani capaci di fermare fotogrammi; la mente segue ed elabora queste immagini codificandole secondo tecnica, “tavolozza” e, non in ultimo, dentro il petto una spugna capace di assorbire emozioni, sensazioni e malinconie.
La meta però è ancora lontana…
E allora fuori quel giallo di Napoli, quel verde cromo, quel blu reale chiaro, quel Siena naturale, quel rosso Magenta e quel violetto cobalto.
Ora il campo alla pittura, così il colore, tanto colore, si mescola a sabbie e terre fino a creare materia che sulla tela rievoca quelle forti emozioni”…
Ivo Stazio

….“scorrono le immagini lungo la strada, si alternano grandi campiture, cieli aperti, colline tappezzate e poi luci e ombre su quel fiume.
E ancora acque, dal mare fino al più piccolo stagno dove l’aria è stemperata e intrisa di sapore antico fino arrivare alla città: vedo già in lontananza quella cupola troneggiare e il fumo bianco di quelle fabbriche che si staglia nel cielo grigio.
E poi ancora strade, auto, fili incrociati, tetti rossi, mattoni rossi e sangue, rosso sangue.
Amo questi anfratti, questi umidi vicoli densi di storia, queste mille e più torri. E così gli occhi sono uno strumento al servizio delle mani capaci di fermare fotogrammi; la mente segue ed elabora queste immagini codificandole secondo tecnica, “tavolozza” e, non in ultimo, dentro il petto una spugna capace di assorbire emozioni, sensazioni e malinconie.
La meta però è ancora lontana…
E allora fuori quel giallo di Napoli, quel verde cromo, quel blu reale chiaro, quel Siena naturale, quel rosso Magenta e quel violetto cobalto.
Ora il campo alla pittura, così il colore, tanto colore, si mescola a sabbie e terre fino a creare materia che sulla tela rievoca quelle forti emozioni”…
Ivo Stazio

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